Il 4 luglio scorso il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Mario Mega al nostro giornale annunciava che nel giro di qualche giorno i tecnici avrebbero uiltimato il progetto di bonifica per la Zona Falcata di Messina. L’elaborato è stato completato ma si apre una fase di stallo per il futuro dell’importante area. Servono 21 milioni di euro per libarare la falce dai veleni e tutti i materiali contaminati. Ed i soldi non ci sono. Senza un intervento politico forte non ci potrà essere alcun passo avanti.
L’anno scorso le Commissioni bilancio e finanze della Camera avevano approvato un emendamento della deputata di Forza Italia al decreto aiuti, che prevedeva un finanziamento di 20 milioni, con risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, proprio per la bonifica della Zona Falcata. Risorse che oggi risultano bloccate. E senza la bonifica nessun reale progetto di riconversione potrà trovare attuazione.
