La Procura dispone il fermo della navi di Caronte&Tourist ed otto sindaci della isole minori della Sicilia scrivono al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Gli amministratori degli arcipelaghi delle Eolie e delle Egadi, di Ustica, Pantelleria, Lampedusa e Linosa hanno inviato una nota congiunta alla Presidenza della Repubblica, ai Ministeri degli Interni, delle Infrastrutture e Trasporti, al Presidente della Regione, all’Assessorato delle infrastrutture e della mobilità e alla Prefettura di Messina per chiedere un intervento urgente di fronte a quanto si sta verificando in questi giorni.
I sindaci ricordano che tutte le isole siciliane dipendono dal trasporto tramite navi per il rifornimento dei generi di prima necessità, per la sopravvivenza delle popolazioni e per il sostegno al fragile tessuto economico e sociale. “La grave situazione che si è venuta a determinare – si legge nella nota – ha subito creato forti criticità su più fronti.“
Gli amministratori locali chiedono di trovare soluzioni operative immediate per il ripristino dei collegamenti navali fondamentali per il mantenimento della continuità territoriale e per garantire un normale svolgimento della vita economica e sociale. La Regione dal canto suo, tramite l’assessore Alessandro Aricò, ha fatto sapere che è stata avviata una interlocuzione con la società armatrice per verificare se sia possibile impiegare altre navi sulle rotte per le isole siciliane e la Caronte ha già annunciato l’utilizzo di un traghetto alternativo per il collegamento Trapani-Pantelleria. In assessorato si è svolta una riunione operativa con l’amministratore giudiziario delle nove navi oggetto del provvedimento giudiziario, per comprendere se e a quali condizioni i traghetti sottoposti al fermo possano essere comunque impiegati nei servizi di linea.