Quanti costi e quali tempi? Per la realizzazione del secondo Palazzo di Giustizia ancora più polemiche che fatti concreti. L’ultima riunione tenutasi a Roma pochi giorni fa avrebbe rivelato che sono necessari circa 40 milioni di euro e dieci anni di tempo tra burocrazia e lavori. Eppure la precedente amministrazione comunale, quella del sindaco Renato Accorinti, aveva firmato con tutti i soggetti interessati all’iter un protocollo d’intesa della validità di 4 anni con il quale si prevedeva l’opera nelle aree dismesse dell’ospedale militare di viale Europa.
L’attuale sindaco Cateno De Luca considera quel documento “farlocco”, chi ha ragione? L’argomento arriverà a breve all’attenzione della prima commissione consiliare con delega ai lavori pubblici. Il presidente Libero Gioveni, a seguito della recentissima audizione romana del sindaco De Luca e del vicesindaco Mondello al Ministero di Grazia e Giustizia sul futuro del Palagiustizia satellite, ha convocato per lunedì 5 agosto una seduta sul tema della tanto auspicata realizzazione del secondo Tribunale cittadino, alla presenza di tutti gli autorevoli soggetti istituzionali del complesso settore della Giustizia.
Sono stati infatti invitati, oltre al sindaco e al vicesindaco, la Presidente della Sezione Distrettuale dell’Associazione Nazionale Magistrati di Messina, giudice Maria Militello, il neo Presidente dell’Ordine degli avvocati Domenico Santoro e il Segretario provinciale del sindacato CONFSAL UNSA GIUSTIZIA Giovanni Puglia.
Sarà senz’altro l’occasione – auspica Gioveni in conclusione – per altro forse unica negli ultimi anni, oltre che per fare definitivamente chiarezza sulla vicenda alla luce delle ultime novità romane, anche per mettere per la prima volta insieme tutti i massimi rappresentanti della categoria e ascoltare le loro legittime posizioni ed esigenze rispetto a una sempre più urgente problematica che, purtroppo, non sembra aver trovato ancora soluzioni certe.