Scuola. La protesta alla Mazzini

L’anno scolastico è iniziato e la realtà è ben diversa da quella raccontata sui social, immortalata dai selfie davanti agli istituti. La realtà è fatta da difficoltà pratiche che emergono giorno dopo giorno in un periodo che resta di incertezza ampiamente prevista. Non vanno bene le cose all’Istituto Comprensivo Mazzini. Sul piede di guerra i genitori che hanno iniziato una protesta.

“Ogni settimana – scrivono in una lettera un gruppo di studenti di ognuna delle terze D E G, a rotazione, svolgerà l’attività didattica in cosiddette classi plus, sulla cui rispondenza ai criteri di sicurezza esprimiamo forti dubbi, sia per la misura degli spazi, che non sembrano ad occhio rispettare la normativa in materia, sia per l’ammassamento e la promiscuità fra studenti di diverse classi. Inoltre, mentre le altre 4 terze medie dell’Istituto potranno svolgere con costanza e senza alcuna difficoltà l’attività scolastica e arrivare con maggiore serenità e preparazione ad affrontare gli esami e l’ingresso ai licei il prossimo anno, la continuità didattica degli oltre 60 ragazzini è ovviamente messa a repentaglio dovendo spostarsi in aula diversa, con docenti diversi, con compagni diversi. I genitori – spiegano ancora – hanno avuto modo di esporre le problematiche al Sindaco e all’Assessore all’Istruzione, i quali hanno garantito attenzione alla questione e la propria partecipazione al prossimo consiglio di istituto, che si terrà lunedì pomeriggio.”

Alla Verona Trento si attende l’ultimazione dei lavori. Le lezioni per gli alunni della scuola media sono iniziate al Boer. Entro i primi giorni di ottobre l’auspicata normalità. Così si spera.

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