E’ il giorno del dolore del silenzio. Non ci sono parole di fronte ad un gesto estremo che colpisce ed interroga una intera comunità. Non solo quella di Scaletta Zanclea. Una vita spezzata a 17 anni. Perchè?
Familiari, amici e conoscenti piangono Manuel Billè. L’amministrazione del sindaco Gianfranco Moschella ha proclamato il lutto cittadino. Bandiere a mezz’asta durante la celebrazione dei funerali nella chiesa della Madonna del Carmelo. Sospese già da ieri tutte le manifestazione pubbliche. Le spoglie del diciassettenne che frequentava il liceo scientifico Seguenza di Messina riposeranno nel cimitero di Itala Croce.
Sui social tanti i messaggi di cordoglio. Il parroco di Scaletta don Gianfranco Pistorino sulla sua pagina Facebook lancia un messaggio ai giovani.
“Spesso può capitare che vi sentiate incompresi, che vi sentiate soli, non all’altezza, che la vita sia un “gioco” più grande di voi, ma sappiate che siete e sarete sempre un dono di Dio, dono perché avete la possibilità di tirar sempre fuori il tesoro che avete dentro di voi, il vostro desiderio, la vostra passione, la vostra voglia di una maggiore giustizia. A volte siamo noi a non comprendervi, a non saperci accordare sulla vostra tonalità, a non vedere ciò che portate dentro. Impariamo tutti a saper dialogare di più, a saper comprendere che non abbiamo bisogno di cose ma di affetti, di relazioni, di amici che non ci facciano sentire soli ma dono gli uni per gli altri. La vera forza è nel tendere la mano per aiutare qualcuno e per chiedere aiuto quando è necessario.”
La tragedia di Scaletta, inevitabilmente, accende i riflettori su quel disagio giovanile che è stato acuito anche dalla pandemia Covid e che dovrebbe essere maggiormente affrontato dalle Istituzioni.
