Ventiquattro marittimi di Milazzo, impiegati a bordo dei rimorchiatori, sono finiti nel mirino della Guardia di Finanza che ha scoperto un vasto giro di traffico illecito di carburante. Le Fiamme Gialle questa mattina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare reale, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, dopo mesi di lunghe e complesse indagini coordinate dalla Procura. Ventisette veicoli sotto sequestro. L’attività dei finanziari, che si è avvalsa di indagini tecniche, telefoniche e ambientali, e di video ripresa, ha consentito di documentare numerosissimi episodi dell’illecito meccanismo attraverso cui i marittimi indagati, per mesi, in maniera scientifica, erano soliti sottrarre gasolio dai mezzi navali su cui risultavano imbarcati: centinaia di litri di gasolio provento di furto e, peraltro, trasportati all’esterno dell’area doganale senza scontare l’imposta di fabbricazione e sul valore aggiunto, da qui la contestazione dell’ipotesi di reato di contrabbando.
Un meccanismo rodato che consentiva, alla fine del turno lavorativo a bordo dei natanti, di trafugare, utilizzando taniche e contenitori vari, il carburante agevolato, destinandolo ad altri usi, per alimentare i veicoli degli indagati o, addirittura, per essere ceduto a terzi. Ma neanche l’avviata attività di ricerca della prova, tuttavia, era risuscita a fermavano l’illecito traffico. Il provvedimento cautelare odierno ha disposto la confisca dei 24 autoveicoli utilizzati per il trasbordo del carburante contrabbandato fuori dagli spazi doganali, così impedendo il protrarsi di ulteriori episodi, in danno della società armatrice e soprattutto delle casse dell’Erario.