Recupero affaccio a mare. Si presentano i risultati del confronto pubblico. Ma ci sono nodi da sciogliere

I risultati del confronto pubblico sul futuro dell’affaccio a mare che va dal Boccetta all’Annunziata saranno presentati il prossimo 25 marzo durante un incontro che si terrà in modalità on line. Messina intende recuperare il cosiddetto water front. Se ne discute, in realtà, da decenni con scarsi risultati. Nel 2019 è stato approvato il nuovo piano regolatore portuale e sono previsti diversi interventi di riqualificazione. L’Autorità di Sistema a gennaio scorso ha avviato il confronto pubblico con l’obiettivo di coinvolgere movimenti, associazioni, ordini professionali ma anche semplici cittadini che hanno partecipato, sempre in modalità on line, ad una serie di tavoli tematici.

Tutte le proposte ora sono state elaborato e saranno illustrato. Diverse le linee di intervento su un’area nella quale insistono la Passeggiata a mare, la ex Fiera, che oggi è in parte un cumulo di macerie ed un cantiere sospeso, la rada San Francesco ed il Lungomare Ringo. C’è chi propone la valorizzazione delle attività legate al mare. Chi fa appello allo sviluppo di iniziative che puntino sullo sviluppo di una economia green. Chi, semplicemente, immagina un’area fruibile 365 giorni all’anno per recuperare quel rapporto con il mare che negli anni è stato negato. Idee e proposte che dovranno essere tradotte in progetti. Le risorse ci sarebbero. Ma la riflessione è molto più ampia.

Il rilancio dell’affaccio a mare è, infatti, legato ad una serie di processi tutt’altro che definiti. Che fine hanno fatto gli interventi di riqualificazione della cittadella fieristica? E poi ancora, la liberazione della rada San Francesco non avverrà in tempi brevi se si considerano i ritardi che si stanno accumulando per la costruzione del nuovo porto a Tremestieri. Il recupero dell’affaccio a mare tra Boccetta e l’Annunziata non può certo realizzarsi se non ci sarà il reale utilizzo di queste porzioni di territorio. In questo contesto di confronto con la città c’è una grande assente: la zona falcata. Questa, forse, è la vera scommessa per Messina. Ma siamo ancora all’anno zero. Tante incertezze sugli interventi di bonifica e molte, troppe, promesse dalla politica.

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