Raggirava incapaci con la magia. Ex insegnante di religione arrestata dalla Guardia di Finanza

MESSINA. Usava la magia per truffare deboli e anziani. Ex insegnante di religione arrestata dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria. La donna, residente a Messina, 59 anni, era in servizio in Calabria da molti anni. Una brutta storia portata alla luce dalle Fiamme Gialle. Adesso deve rispondere del reato di irconvenzione di persone incapaci. Sei le vittime.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del tribunale di Reggio Calabria. La donna aveva nella propria disponibilità diversi immobili ed era una assidua frequentatrice di opere caritatevoli, mense dei poveri, chiese, soggiorni della Caritas e case di riposo. L’insegnante, facendosi scudo della sua professione era solita avvicinare e persone psicologicamente deboli, spesso con alle spalle un vissuto difficile, al fine di sottrarre loro i propri beni. L’indagine è scattata a seguito della denuncia presentata da un quarantenne reggino che ha raccontato di essere stato raggirato da alcuni parenti nel tentativo di sottrargli l’eredità. Una denuncia con alcune anomalie per i finanzieri reggini insospettiti dal fatto che la firma dell’uomo appariva incerta come quella di bimbini, mentre la denuncia nei confronti dei parenti era scritta con cura e precisione.

Sopralluoghi, appostamenti e testimonianze raccolte hanno permesso di chiudere il cerchio sulla vicenda. Durante le indagini disposte perquisizioni personali e domiciliari durante le quali, in una casa fatiscente a Messina, inondata di rifiuti di ogni tipo, in evidente stato di abbandono e in pessime condizioni igienico-sanitarie, erano “detenuti” sia un’anziana donna messinese in precarie condizioni di salute anche di natura psichiatrica, sia un soggetto reggino, entrambi incapaci di autodeterminarsi.

Il modus operandi della donna era ben consolidato. Si impadroniva del patrimonio mobiliare e immobiliare delle vittime (quantificato in svariate decine di migliaia di euro di valore complessivo), nonché del loro denaro e di ogni loro oggetto di valore, attraverso l’indotta sottoscrizione di Procure Speciali, testamenti e deleghe ad operare su conti correnti in suo favore.

Per convincere le vittime faceva ricorso anche a rituali e pratiche esoteriche, come emergeva da evidenze testuali e oggetti in cui si imbattevano i militari operanti nel corso della perquisizione. Trovati documenti con le istruzioni per praticare riti magici per rimuovere le vibrazioni negativa dalla casa, una “corazza di protezione” con simbologia del settore. Le credenze e i rituali magico-esoterici consentivano alla donna di incidere in modo suggestivo ed ancora più penetrante sulla già debole psiche delle vittime, aggravando ulteriormente il processo di creazione di un forte ascendente sulle stesse. La donna è stata trasferita in carcere.

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