Il conto alla rovescia per la nomina del sub commissario sembra essere già partito. Il presidente della Regione Renato Schifani, al quale sono stati trasferiti i poteri speciali per la gestione del risanamento, a breve dovrebbe firmare il decreto di nomina del messinese Marcello Scurria che, dopo aver lasciato la guida di Arismè, tornerà ad occuparsi delle baraccopoli. Schifani ha intanto chiesto un dossier per fare avere un’idea di quali sono stati gli interventi realizzati in questa prima fase, quella gestita dal prefetto Cosima di Stani. Nella prossima settimana dovrebbe tenersi il passaggio di consegne ufficiale tra i due soggetti istituzionali. A quel punto sarà costituito il nuovo ufficio commissariale che avrà il compito di gestire il complicato settore che può contare, tuttavia, sulle risorse che il Governo ha stanziato. Grazie ad un ‘emendamento al decreto milleproroghe il neo commissario oltre a nominare il suo vice potrà anche rafforzare l’organico di tecnici ed esperti dedicati al Risanamento. Le priorità da affrontare sono tante. E’ vero che molto si è già fatto con la demolizione di baracche e la consegna di nuovi appartamenti che sono stati acquistati sul mercato immobiliare. Ma al tempo stesso sono ancora numerose le zone oggetto di risanamento. Attende le quasi 30 famiglie di Camaro Sottomontagna, area parzialmente liberata. E poi ci sono interi quartieri da riqualificare: rione Taormina, Camaro San Luigi. Solo per citarne alcuni. Il cammino è lungo e ora le responsabilità di portare al termine l’obiettivo di eliminare le baracche da Messina passa dalla volontà del presidente della Regione. La nomina di Schifani è stata al centro di polemiche politiche. La senatrice Musolino di Sud chiama Nord aveva chiesto di indicare quale commissario il sindaco della città. Un’altra senatrice, Floridia, del movimento 5 stelle, aveva invece sponsorizzato ancora il prefetto ma alla fine è prevalsa la linea dettata dal sotto segretario ai rapporti con il parlamento Matilde Siracusano.