Il dibattito sul Ponte sullo Stretto prosegue tra favorevoli e contrati. Il Parlamento dovrà tramutare in decreto gli orientamenti del governo e lo dovrebbe fare anche inserendo le indicazioni emersi in audizione nelle commissioni congiunte trasporti e ambiente della Camera. L’attenzione si concentra pure sui costi che non sono stati ancora del tutto quantificati e per i quali allo stato attuale mance la copertura finanziaria. Al momento solo alcune stime che indicano in almeno 15 miliardi di euro le risorse opportune per costruire la grande infrastruttura. Webuild, il gruppo che dovrebbe occuparsi della realizzazione, rivede a ribasso i conti e parla, invece, di undici miliardi di euro. Meno di quanto ipotizzato nelle scorse settimane. L’impresa, leader del consorzio Eurolink a cui è affidata l’opera, definisce l’infrastruttura strategica per lo sviluppo del Sud Italia e per il completamento delle reti transeuropee di trasporto.
“Il progetto è un’opera altamente innovativa e sarà il più lungo ponte sospeso al mondo, con una lunghezza totale di 3.660m e una campata di 3.300m. L’importo complessivo dell’opera, che include la costruzione del Ponte, un complesso di opere di collegamento e potenziamento della rete stradale e ferroviaria sui versanti Sicilia e Calabria e un numero considerevole di interventi di riqualifica del territorio e di mitigazione del rischio idrogeologico, si stima in circa 11 miliardi”.