I parcheggi di interscambio che Palazzo Zanca sta realizzando su tutto il territorio urbano finiscono al centro di un esposto presentato lunedì scorso al comando provinciale della Guardia di Finanza da Uiltrasporti. Il sindacato chiede di verificare se le opere poste in essere rispondano ai requisiti richiesti dal bando regionale. Sotto osservazione la relazione tecnica con cui il Comune ha avuto accesso ai finanziamenti per 18 interventi già in itinere.
Chiediamo di verificare se nell’impiego di risorse pubbliche siano stati garantiti criteri di legittimità e utilità pubblica o al contrario se i 17 milioni di euro spesi per tali opere potevano essere meglio impiegati. Questo il parere del segretario Michele Barresi.
Il tema dei parcheggi di interscambio continua ad animare il dibattito mentre la città è stata trasformata in un cantiere.
Nei dettagli dell’esposto si pone all’attenzione della GDF come molte delle opere oggi cantierate non si possano configurare come “nuovi parcheggi” così come richiesto nel bando regionale pubblicato su Gazzetta Ufficiale del 27 Luglio 2018 in quanto realizzati in zone già adibite precedentemente a posteggi, alcuni dei quali con sosta a pagamento altre con sosta libera. Per il sindacato non si realizzerebbe un incremento degli stalli di sosta, come è facilmente rilevabile ad esempio nel parcheggio denominato “viale Europa est” dove da 116 stalli precedenti, il progetto ne prevede 100, con perdita del 16% dei posti fino ad oggi disponibili e quindi il contrario dell’obiettivo del bando, finalizzato ad incrementare il numero di stalli disponibili.
Dubbi pure sul concetto di interscambio in quanto si tratterebbe di aree ubicate nel centro cittadino.