Morte di Aurelio Visalli, la Procura apre un’inchiesta

La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha aperto un’inchiesta sulla morte del sottoufficiale Aurelio Visalli, trascinato via dalle onde dopo avere salvato un quindicenne che stava annegando.

Aurelio Visalli è morto mentre stava facendo il suo dovere. Trascinato dalle onde dopo avere salvato un quindicenne che stava annegando. La tragedia si è consumata sabato mattina nelle acque antistanti la riviera di Ponente a Milazzo. La procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha aperto un’inchiesta. I magistrati vogliono accertare se al momento del soccorso i militari della Capitaneria erano dotati di tutta l’attrezzatura necessaria per operare con le difficili condizioni meteo marine.
Il cognato, Antonio Crea, ha attaccato il Corpo a cui apparteneva Visalli e denunciando inefficienze. “Poteva essere salvato, ci sono responsabilità per le dinamiche con le quali lo hanno costretto ad intervenire e responsabilità dei soccorsi arrivati assolutamente in ritardo”, ha dichiarato.

Al Comune di Milazzo è stata allestita la camera ardente dove ieri è stata trasferita la salma del sottoffuciale. A Venetico, paese nel quale l’uomo viveva con la moglie e due figli, sarà proclamato il lutto cittadino nel giorno della celebrazione del funerale.

Il corpo del 40 anne, secondo capo della Guardia Costiera di Milazzo, è stato ritrovato al largo nello specchio di mare antistante la costa nella baia del Tono, dove si erano concentrate le ricerche dopo la sua scomparsa il giorno prima. Il cadavere è stato ripescato dall’equipaggio della motovedetta della Capitaneria di porto sulla quale il giovane sottufficiale aveva prestato servizio. Il ritrovamento è avvenuto a nord del punto dove si era tuffato per effettuare il salvataggio.

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