Maggiore trasparenza nelle Università siciliane. Siglato un accordo

CATANIA. Nuove misure in materia di governance e rafforzamento degli standard anticorruzione e di applicazione dei principi di concorrenza e di merito nella selezione dei direttori di struttura complessa. Sono solo alcune delle novità introdotte dal Protocollo d’intesa tra la Regione Siciliana e le Università di Palermo, Catania e Messina che punta a migliorare il funzionamento delle Aziende ospedaliero-universitarie nelle tre aree metropolitane di riferimento, integrando con maggiore efficacia i servizi assistenziali all’attività didattico-scientifica.

Il documento è stato siglato a Catania, nella sala conferenze del Policlinico, dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza e dai rettori Fabrizio Micari, Francesco Priolo e Salvatore Cuzzocrea rispettivamente alla guida degli atenei di Palermo, Catania e Messina.

Il Protocollo avrà una durata triennale e contiene alcune novità, anche di adeguamento alla rete ospedaliera vigente varata nel gennaio 2019, prevedendo una ricognizione delle strutture e delle unità operative complesse a direzione universitaria già esistenti e istituite nelle altre aziende del Servizio sanitario regionale.

Per le nuove convenzioni invece, è previsto un procedimento di autorizzazione assessoriale e di selezione dei primari universitari attraverso l’applicazione dei principi dell’evidenza pubblica. Il documento estende inoltre la possibilità di far ricoprire l’incarico di direttore di struttura complessa anche ai docenti associati. Previsti la nomina di una Commissione composta dal direttore sanitario aziendale e da docenti esterni all’ateneo del settore scientifico di riferimento, la redazione di un elenco di idonei corredato da giudizi individuali di adeguatezza e la nomina del primario previa intesa col manager dell’Azienda.

Fra le misure più significative c’è l’istituzione del “Comitato di valutazione dei conflitti di interesse” per il perseguimento della prevenzione dei fenomeni corruttivi con particolare riferimento ai contratti pubblici per l’acquisizione dei beni e servizi, dei farmaci e dei dispositivi sanitari e medicali. Un punto del Protocollo è riservato ai giovani ricercatori per i quali sarà previsto lo stesso trattamento economico dei loro colleghi di pari incarico in servizio presso gli ospedali non universitari.

Il Protocollo prevede un’azione di autorizzazione e di vigilanza da parte dell’assessorato nella stipula di convenzioni per la chiamata di professori di prima e di seconda fascia e di contratti per il reclutamento di ricercatori tra il personale sanitario già inserito nella dotazione organica dei policlinici.

Viene infine affermato l’importante principio secondo cui il criterio dell’organizzazione dipartimentale dei policlinici diventa il modello ordinario di gestione dell’Azienda ospedaliera universitaria fondato sul principio di eguaglianza e di parità di coinvolgimento tra dirigenza universitaria e aziendale per raggiungere gli obiettivi di assistenza sanitaria rivolta ai cittadini.

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