Ingente sequestro della Dia di Messina all’imprenditore Nunzio Ruggieri, secondo le risultanze investigative, elemento vicino alla mafia tortoriciana. L’imprenditore di Naso, attivo nel settore della macellazione e della commercializzazione del pellame, sarebbe stato indicato anche da collaboratori di giustizia come uomo vicino, in particolare ai Bontempo Scavo. Ruggieri, già nel 2002 insieme ad altre venti persone fu denunciato dalla Guardia di Finanza di Melito Porto Salvo quale utilizzatore di fatture per operazioni inesistenti emesse da una società di San Lorenzo operante nel commercio all’ingrosso di cuoio e pelli.
Rinviato a giudizio anche per usura e abusivismo finanziario, nel 2005 è stato denunciato dal Nucleo Antifrodi del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari di Roma, per falso ideologico aggravato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, e rinviato a giudizio quale legale rappresentante di una società che nel 2018 è stata sottoposta a sequestro insieme ad un ingente patrimonio, anche immobiliare, per un valore complessivo stimato in 9 milioni di euro.