Il leader Salvini “assaggia” le contestazioni in Sicilia

Non solo selfie, applausi ed incoraggiamenti. Il leader della Lega Matteo Salvini ha scoperto nelle scorse ore che la Sicilia non ha dimenticato le “radici” di un partito che fino a pochi anni fa disprezzava il meridione. Per il ministro dell’Interno – in questi giorni “sulla cresta dell’onda” – anche insulti e striscioni di contestazione. Letojanni, Sicuracusa e Catania hanno offerto a Salvini segnali precisi. C’è chi non vuole recitare un ruolo nel copione immaginato dal ministro che lo porterà ad ottenere “pieni poteri”.

Non tutti i siciliani hanno dimenticato di essere stati etichettati come “fannulloni” nel recente passato. Oggi i siciliani sono tutti “elettori” e Salvini sa che la sfida elettorale non si vince se non si conquista il sud.

Il Ministro, al di là delle contestazioni, può contare comunque anche nell’isola su un nutrito “esercito dei selfie”, ed inoltre personaggi importanti della politica siciliana – in grado di spostare migliaia di voti –  stanno alimentando il progetto di Salvini che forse ignora i contestatori di piazza perchè sa che dispone di numeri importanti che arriveranno al momento del voto grazie ai politici “professionisti”

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