“Tra due settimane le lezioni partiranno con la grossa incognita dell’assenza dei 38 operatori Asacom, il cui rapporto di lavoro a tempo determinato con la Messina social city si è concluso lo scorso 30 giugno e ai quali non è rimasto altro che accedere alla long list.”
Ad affermarlo il consigliere comunale Libero Gioveni in una nota.
“Non potrà di certo bastare per questi ragazzi fragili dal prossimo 12 settembre – afferma il rappresentante del Pd – l’assistenza di altre figure che, pur risultando anch’esse utili, nel corso degli anni hanno semplicemente conseguito un attestato in dei corsi professionali ma non da un piano di studi di settore”.
“Gli attuali minori beneficiari del servizio, quindi – prosegue il consigliere – ne risentiranno di certo psicologicamente (e di riflesso anche le loro famiglie) non trovando più ad attenderli sui banchi di scuola questi operatori”.
“L’assessore Calafiore peraltro – ricorda l’esponente Pd – proprio per la difficoltà di inserire queste figure in modo continuativo prelevandole adesso dalla long list, aveva annunciato che, grazie a dei fondi PON inclusione, già dal mese di settembre sarebbe partito anche un servizio di assistenza domiciliare rivolto a questi bambini attraverso l’impiego degli stessi Asacom, ma ancora di questo progetto non sembra esserci traccia, ed è anche di questo che ho chiesto che se ne discuta con lo stesso assessore in Commissione”.
Immediata la replica dell’assessore alle poliche sociali del Comune di Messina Alessandra Calafiore. “Le cose non stanno come sostiene il consigliere Gioveni”.
L’intervista