MESSINA. Dissequestrata l’area di Maregrosso, circa 1400 mq, nella quale a giugno di quest’anno la Procura avevo apposto i sigilli, come conseguenza dell’indagine avviata nel 2017 e che ha visto finire tra gli indagati ex amministratori della giunta Accorinti, dirigenti comunali e il titolare di una ditta di rifiuti.
L’amministrazione comunale adesso annuncia l’avvio di interventi di bonifica che, secondo il cronoprogramma indicato dal sindaco Cateno De Luca e dall’assessore all’Ambiente Dafne Musolino, dovrebbero scattare già dalla prossima settimana.
Ieri si è svolto un sopralluogo. La Procura della Repubblica ha autorizzato la rimozione dei sigilli dopo la richiesta avanzata da Palazzo Zanca che per la realizzazione dello studio preventivo di ricognizione dei luoghi finalizzato all’ accesso per la caratterizzazione dei rifiuti.
Da lunedì la ditta individuata dal Comune procederà ad analizzare i rifiuti, distinguendoli per tipologia, attribuendo a ciascuno il codice CER e indicando le rispettive quantità e volumi. Subito dopo scatterà la fase della rimozione e dello smaltimento dei materiali. Particolare priorità sarà data all’amianto, presente in grande quantità sul sito sequestrato, come dimostrato tra l’altro anche con i nostri servizi televisivi.
Di seguito si procederà con i rifiuti ingombranti e con i residui di demolizioni edili e altri rifiuti. In ultimo si eseguirà un’analisi del suolo per verificare che non ci sia stata contaminazione al suolo. Operazioni tutte concordate ed eseguite secondo le indicazioni dell’Arpa.
Sempre la prossima settimana sarà emessa un’ordinanza per interdire l’area che ad oggi è utilizzata a tutti gli effetti come una discarica a cielo aperto. A discapito delle buone intenzioni e di tanti progetti, annunciati, di rilancio e riqualificazione dell’affaccio a mare.