Dimissioni Previti. Motivi personali. Crisi politica a Palazzo Zanca?

Nessuna dietrologia, nessun retro pensiero. Nessuna scelta conseguenza di tensioni che hanno determinato un terremoto politico. Carlotta Previti lascia la giunta Basile e lo fa per motivazioni strettamente personale. La diretta interessata chiarisce i contorni di una vicenda che fa discutere. Anche perché, appena la scorsa settimana, non è passata inosservata l’assenza dell’assessore alla programmazione e gestione dei fondi extra bilancio alla conferenza stampa durante la quale il sindaco Basile ha illustrato la nuova programmazione pin con 222 milioni da spendere per 30 progetti. La Previti, che affida ad un comunicato le sue motivazioni, getta acqua sul fuoco rispetto alle ricostruzioni fatte dopo che la sua lettera di dimissioni è stata protocollata a Palazzo Zanca nella mattinata di ieri.

“Motivazioni e scelte personali sono alla base delle mie dimissioni irrevocabili da assessore del Comune di Messina. La mia decisione non è legata ad altri impegni lavorativi e nemmeno ad incarichi diversi”.

Così l’ex assessore che resterà in carica fino al primo marzo. Nella nota c’è spazio per i ringraziamenti al sindaco Basile, a Cateno De Luca, a tutto il personale di Palazzo Zanca, a quanti hanno collaborato in questi anni nel settore delicato della programmazione, dell’innovazione, di tutti quegli ambiti nei quali la Previti si è impegnata.

“Non smetterò mai di amare Messina e tutto il suo straordinario territorio e farò tutto il possibile per metterla in luce con azioni efficaci, strutturali e in linea con gli obiettivi delle politiche europee”.

Parole che più di un addio sembrano essere un arrivederci. Tuttavia, la versione ufficiale poco convince. Carlotta Previti, già vice sindaco durante l’amministrazione De Luca era stata indicata come successore del leader di Sicilia Vera alla guida di Palazzo Zanca, poi la scelta ricaduta sull’allora direttore generale Basile. Nel tempo la sua presenza in giunta è sempre stata più defilata. Un ruolo, quello di assessore, svolto lontano dai riflettori e quasi quasi nelle retrovie. Qualche mal di pancia serpeggia anche tra i banchi della maggioranza che in aula sostiene il primo cittadino. Solo col tempo vedremo quanto siano personali le motivazioni della scelta della Previti. Anche perché voci di corridoio raccontano di una crisi politica in atto e “radio Zanca” diffide tutta un’altra musica.

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