Si allontana definitivamente lo spettro del dissesto finanziario per il Comune di Messina.
La notizia che si attendeva da tempo è arrivata nella mattinata di oggi a Palazzo Zanca. La Corte dei Conti della Regione Sicilia ha formalmente comunicato che è stato approvato il piano di riequilibrio. Una decisione che risale al pomeriggio di ieri. Si mette così la parola fine ad un lungo iter di risanamento delle casse del palazzo municipale che è stato avviato ben 10 anni fa sotto l’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Renato Accorinti. Un piano più volte rimodulato nel tempo. Ben cinque le versioni redatte e passate al vaglio del consiglio comunale. Piano sostanzialmente modificato dall’amministrazione De Luca che, attraverso il cosiddetto Salva Messina, ha introdotto una serie di misure volte alla significativa riduzione della massa debitoria di Palazzo Zanca che inizialmente era stata accertata in 550 milioni di euro. Non ci sarà dunque alcun fallimento e le azioni messe in campo negli ultimi anni sono state giudicate con favore dai giudici contabili che proprio lo scorso 18 giugno hanno ascoltato in audizione a Palermo il sindaco Federico Basile chiedendo alcune piccole integrazioni trasmesse puntualmente.