MESSINA. Prima della chiusura di altri uffici postali a Messina sarà avviato un confronto con il territorio. Nessun taglio dall’alto, così pare al momento. Il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Alessio Villarosa rassicura dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi. Poste Italiane ha comunicato di avere in corso una razionalizzazione degli uffici nei comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti, con l’obiettivo di rafforzare la sua presenza nelle località e nelle aree cittadine disagiate.
Nella città dello Stretto è stata ipotizzata la rimodulazione di 5 uffici (Messina 1, Pace, Santo Stefano di Briga, Mili San Marco, Messina 16). «L’azienda mi assicura – fa sapere il rappresentante del Movimento 5 Stelle – che prima di dare attuazione al Piano, è previsto un ampio momento di confronto con le Amministrazioni Comunali coinvolte, che potranno formulare così i loro rilievi».
Messina già qualche anno fa, ha subito la chiusura degli sportelli ad Altolia, Pezzolo, Cumia e San Saba. Adesso l’obiettivo è quello di scongiurare ulteriori disagi per l’utenza, soprattutto nelle periferie.
Villarosa critica, però, il sindaco De Luca: «Nonostante la disponibilità dimostrata dall’Azienda al confronto con le istituzioni locali, al momento da quasi due mesi, nessun riscontro alle richieste di incontro rivolte da Poste Italiane, in più occasioni, al Sindaco della città di Messina. Spiace constatare il mancato interesse per la problematica, dimostrato dall’amministrazione cittadina. Spero che l’argomento, anche a seguito di queste mie interlocuzioni, possa tornare prioritario per l’amministrazione comunale della città. Per avviare quel dialogo fondamentale affinché non siano penalizzati territori che meriterebbero più attenzione».