BARCELLONA PG: Assicurazioni false, rifilate ai clienti di una agenzia di Barcellona Pozzo di Gotto. I documenti stampati erano del tutto identici a quelli reali, ma per l’automobilista truffato non c’era alcuna copertura assicurativa. Nelle prime ore della mattinata odierna, agenti della Polizia Stradale e militari della Stazione Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno proceduto all’arresto di tre persone: le sorelle Giuseppa e Rosalia Benvenga, 43 e 46 anni e Nino Currò, 52 anni.
Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica di Barcellona P.G., diretta dal Procuratore Capo Emanuele CRESCENTI. Nell’ordinanza, i tre soggetti sono ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed esercizio abusivo di intermediazioni finanziarie, in campo assicurativo e finanziario e per avere emesso false polizze.
L’Operazione denominata “GHOST INSURANCE” ha permesso di smascherare un’organizzazione criminale ben radicata sul territorio che, apparentemente, operava nella massima legalità e trasparenza.
Già nel mese di marzo dello scorso anno, si era proceduto al sequestro di un’agenzia assicurativa cui ancora oggi sono apposti i sigilli ma, nonostante la chiusura degli Uffici, i tre arrestati proseguivano nell’attività illegale, continuando a sottrarre denaro a proprietari di autovetture i quali pensando di essere assicurati, venivano invece sanzionati dopo i controlli in strada delle forze dell’ordine.
Proprio il ripetersi di tali episodi, ha indotto gli investigatori ad approfondire le indagini assunte e coordinate dal Sostituto Procuratore Matteo DE MICHELI.
L’attività criminale veniva condotta principalmente presso un’agenzia assicurativa abusiva, poiché priva di requisiti ed autorizzazioni, “gestita” dalle due sorelle BENVEGNA per le quali, formalmente, figurava Nino CURRO’, titolare di agenzia assicurativa, con regolare iscrizione all’Albo degli Agenti assicurativi.
Dalle indagini è emerso un quadro preoccupante, sia per il capillare radicamento dell’associazione sul territorio, viste le centinaia di soggetti truffati, sia per il volume di “affari” realizzato.
Nel corso dell’operazione sono state effettuate perquisizioni nelle abitazioni e negli Uffici, acquisendo ulteriori documenti ed apparecchiature informatiche, da cui potranno evincersi ulteriori dati e notizie, utili agli investigatori.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati trasferiti presso la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto.